“Dopo il successo della scorsa edizione e il trionfo degli animali nel centro storico, tornerà a Locorotondo dal 19 giugno al 13 settembre il festival d’arte contemporanea in strada «Esseri Urbani». La nuova rassegna è stata presentata nella sede dell’associazione «U Jùse». Il progetto, nato dall’idea di Pino Incredix, che ha curato la direzione artistica della prima edizione, ha già ricevuto il patrocinio del Comune e dell’assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia.

Diverse sono le novità in serbo per il 2020. Innanzitutto un nuovo tema – Eterotopia – che è stato illustrato da Angela Conte, cui è stata affidata la direzione artistica della seconda edizione: «Il termine è fortemente evocativo e ci aiuta a dotare il festival di una cornice concettuale, che riguarda la dimensione spaziale, la natura e la percezione dei luoghi. Il punto di partenza è sempre il nostro territorio, la città e gli spazi urbani, letti questa volta alla luce di alcuni grandi temi dell’architettura e dell’urbanistica contemporanea. Primo fra tutti quello della trasformazione dei luoghi in non-luoghi. Una città storica come Locorotondo per esempio, in una città-cartolina – spiega la Conte -. I protagonisti della seconda edizione del festival saranno quindi gli spazi urbani, perché è in questi spazi che tutti i componenti di una comunità. Una mostra d’arte permanente, dinamica, sorprendente, continuamente in progress. Viaggia sui social ma sta compiendo miracoli, avvicinando a questo mondo anche i più refrattari ai messaggi artistici. Il fenomeno social del momento ha il volto, la mano e gli acquerelli di Leonardo Salvemini, artista formatosi all’Accademia di Bari che da quando ha lasciato gli studi televisivi di Telenorba (per anni ha curato la grafica digitale del tg) ha scoperto un nuovo modo per comunicare con l’arte: i social.

Come ha avuto inizio questa nuova avventura?

«Essendo caratterialmente riservato, guardavo ai social con distacco – spiega -. Per vari motivi ero stato costretto a lasciare il mio precedente lavoro e mi ero ritrovato disoccupato. Adoperavo solo la posta elettronica per cercare un nuovo impiego. Fu mia sorella che mi trascinò letteralmente sui social, incoraggiandomi a dare visibilità a quella che è sempre stata la mia principale predisposizione».

Quale?

«Disegnare e dipingere. Con molta diffidenza aprii un account su Facebook, sicuramente la piattaforma digitale online più popolare e più attiva. Incredulo, realizzai che in pochissimo tempo le mie opere erano visualizzate ovunque da centinaia di persone. Questo mi incoraggiò ad affinare e perfezionare l’utilizzo professionale dei social».

Da allora che cosa è successo?

«Compresi subito che i social network potevano essere utilizzati in svariati modi. Sta a noi sfruttarne le potenzialità illimitate. Mi resi conto subito che la mia vetrina di opere era visibile contemporaneamente e in qualsiasi ora in ogni capo del mondo. Servendomi dei social, organizzai e pubblicizzai in breve tempo la mia prima personale che, benchè favorì la visita di amici, parenti e compaesani, di fatto non concretizzò nulla a livello economico. Tanti furono i complimenti e le belle parole ricevute – racconta – ma neanche un euro per la vendita dei quadri. Parallelamente sui social ricevevo le proposte professionali più concrete, insieme a decine di commissioni per opere da realizzare e da vendere». Promuovere l’arte sul web significa quindi saper dare visibilità ai propri elaborati «che diversamente – conclude Salveminiavrebbero avuto una esposizione infinitamente limitata, accatastati in bottega o comunque esposti in gallerie d’arte, spesso a pagamento, frequentate da pochissimi curiosi e rarissimi estimatori».

Le ultime opere di Leonardo Salvemini, i ritratti dei sindaci della città, il porto di Monopoli (scelto dal sindaco Annese per la pagina istituzionale del Comune) hanno riscosso un successo straordinario: migliaia le visualizzazioni, le condivisioni e tantissimi i contatti.

Antonio Galizia – La Gazzetta del Mezzogiorno Bari